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02
Feb

WORLD CANCER DAY 2022: AL VIMM UN WORKSHOP MULTIDISCIPLINARE CONTRO IL CARCINOMA DELLA PROSTATA

L’incontro, in programma per venerdì 4 febbraio, giornata mondiale contro il cancro, vedrà intervenire rappresentanti del VIMM e dell’Università di Padova a fianco di alcuni tra i massimi esperti dei poli universitari e di ricerca di Bellinzona, Verona e Bologna

Accanto alla ricerca sul tumore della prostata, l’Istituto Veneto di Medicina Molecolare ha potenziato le attività di studio contro il cancro del pancreas, le leucemie e i linfomi non-Hodgkin, i glioblastomi e i tumori cerebrali e i fenomeni di perdita di peso nei pazienti oncologici

L’iniziativa

Una giornata di studio e di confronto sui nuovi approcci terapeutici per il carcinoma della prostata, con l’obiettivo di poter individuare idee e progetti di interesse comune da poter sviluppare: è questo l’obiettivo del workshop “Nuove terapie per il carcinoma della prostata”, promosso dal prof. Francesco Pagano e dal prof. Andrea Alimonti del VIMM – Istituto Veneto di Medicina Molecolare di Padova per venerdì 4 febbraio, giornata mondiale contro il cancro. La giornata di studio, che ambisce a diventare un appuntamento ricorrente e un tavolo aperto di discussione continua, prevede una dettagliata presentazione degli ambiti di ricerca trattati e dei risultati conseguiti da parte di ognuno dei poli coinvolti (Padova, Bellinzona, Verona e Bologna) seguita da un ampio spazio di discussione.

I protagonisti

Molti, e molto qualificati, i partecipanti: da Francesco Pagano, Presidente della Fondazione per la Ricerca Biomedica Avanzata e illustre studioso nell’ambito trattato, ad Andrea Alimonti, Prinicipal Investigator del VIMM e dell’Institute of Oncology Research (IOR) oltre che Professore dell’Università di Padova e dell’ETH di Zurigo, passando per Monica Montopoli, Associate Investigator del VIMM e Professoressa del Dipartimento di Scienze del Farmaco dell’Università di Padova, Fabrizio dal Moro, Direttore dell’Unità operativa di Urologia dell’Azienda Ospedaliera di Padova, Matteo Fassan e Francesca Galuppini, anatomopatologi del Dipartimento di Medicina dell’Università di Padova.

Michele Milella, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Oncologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Verona, con due membri della sua equipe, Andrea Zivi e Sara Merler, e Matteo Brunelli, del Dipartimento di Anatomia e istologia patologica e dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Verona formeranno la delegazione veronese, mentre in collegamento da Bellinzona sarà presente Silke Gillessen Sommer, Primario e Direttore Medico Scientifico dell’Oncologia Medica dell’Ente Ospedaliero Cantonale e dell’Istituto Oncologico della Svizzera Italiana.

Infine, in rappresentanza del Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie dell’Università di Bologna, saranno presenti Nicola Baldini, Direttore dei Laboratori di Scienze e Tecnologie Biomediche e Nanobiotecnologie all’Istituto Ortopedico Rizzoli, e Sofia Avnet, collaboratrice dell’Istituto Ortopedico Rizzoli.

Francesco Pagano: ricerca e network

“Il cancro prostatico è una delle forme tumorali più diffuse e su cui è importante e necessario affiancare l’attività di ricerca a un confronto costante e qualificato a livello nazionale e internazionale” ha sottolineato Francesco Pagano. “Il workshop del 4 febbraio, organizzato in concomitanza con la giornata mondiale contro il cancro, è un momento di riflessione e di discussione fondamentale per aprirci a nuove strade e a possibili nuovi approcci terapeutici”.

L’impegno del VIMM contro il cancro

L’Istituto Veneto di Medicina Molecolare – che conta oggi più di 200 ricercatori impegnati nei laboratori di Padova e oltre 120 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali ogni anno – fa della ricerca sul cancro uno dei principali settori di interesse, e schiera sul fronte oncologico 10 dei 20 gruppi di ricerca dell’Istituto.
Accanto alla ricerca sul tumore della prostata, il VIMM ha potenziato le attività di studio contro altre patologie tumorali quali il cancro del pancreas, le leucemie e i linfomi non-Hodgkin, i glioblastomi e i tumori cerebrali e sulle disabilità conseguenti patologie neoplastiche come ad esempio la perdita di massa muscolare.
Un impegno importante, reso possibile grazie al sostegno trasversale di soggetti italiani e stranieri: da Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro, Fondazione Umberto Veronesi, World Cancer Research Fund e Worldwide Cancer Research – che ogni anno sostengono il lavoro di diversi ricercatori del VIMM, a partire dai più giovani – fino alle molte istituzioni e privati che finanziano i progetti “Adotta un Ricercatore”.

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