Che cosa è la frode scientifica? L’articolo dei Professori Ernesto Carafoli ed Enrico M. Bucci
I Professori Ernesto Carafoli (emerito della nostra Fondazione) ed Enrico M. Bucci approfondiscono il tema della frode scientifica: che cosa è e come si combatte?
I casi di frode scientifica sono aumentati in misura drammatica negli ultimi anni. Le ragioni dell’aumento sono più d’una, ma la principale è l’aumento esponenziale del numero dei ricercatori e l’atmosfera di ossessiva competizione che si é sviluppata per la pubblicazione dei risultati. Se non si pubblica non si ottengono fondi per la ricerca: é il circolo vizioso — bene sintetizzato dall’espressione “publish or perish” –, che incentiva fatalmente la tentazione a percorrere scorciatoie fraudolente pur di pubblicare. Le frodi scientifiche danneggiano gravemente la reputazione della scienza, ed iniziano anche ad essere percepite come un pericolo serio per la comunità. Non sono però definite in maniera univoca , ed i confini tra errore, condotta discutibile, frode vera e propria non sono individuati con la dovuta chiarezza: il che complica la decisione sulle regole da applicarsi per punire I comportamenti “devianti” e per prevenirli . I comportamenti in un modo o nell’altro scorretti sono sempre inaccettabili –- questo va detto con la massima chiarezza— ma per giudicarli occorre stabilire regole che vadano oltre la gravità del cattivo comportamento, e che considerino tutti gli aspetti che lo caratterizzano, sia in senso negativo che positivo. La storia della scienza é costellata di casi che hanno riguardato scienziati famosi, che si prestano appunto ad una discussione che ne metta in rilievo tutti I profili. Il saggio che alleghiamo prende appunto spunto dai famosi casi storici, per discutere il problema delle frodi scientifiche in modo critico, presentandone in modo approfondito tutti gli aspetti.