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15
Gen

L’ASSOCIAZIONE AMICI DI MATTIA FINANZIA UNA BORSA DI STUDIO

Si chiamava Mattia Porro lo studente, appassionato di rubgy, che scomparve nel 1999 alla giovane età di 23 anni. Dopo pochissimo tempo nacque in suo onore l’Associazione Amici di Mattia, in qualità ente no-profit con finalità di promozione sociale. Oggi, l’associazione ha deciso di destinare un finanziamento al VIMM che andrà a coprire una borsa di studio per la ricerca sulle malattie muscolari.

Grazie alla campagna di crowdfundingAvere una meta è guardare al futuro”, accompagnata dall’hashtag #comunqueinsieme e lanciata sulla piattaforma GoFoundMe, l’associazione assegnerà ben tre finanziamenti per sostenere la ricerca, lo studio e le famiglie. Oltre alla borsa di studio destinata al VIMM, altre due avranno come beneficiario uno studente-atleta dell’Università di Padova. Quest’ultime saranno finalizzate a sostenere il mondo del rugby tanto amato da Mattia.

Campagna "Avere una meta è guardare al futuro"

Campagna “Avere una meta è guardare al futuro”

La campagna è stata programmata al posto del tradizionale “Trofeo Mattia Porro”, il più importante evento rugbistico dell’estate padovana quest’anno sospeso a causa del Covid-19. “Ci è mancato fare il torneo quest’anno – ammette il Presidente dell’Associazione Amici di Mattia, Tommaso Meacci – ma con i Soci abbiamo deciso di non fermarci e investire sulla formazione dei giovani perché in questo periodo lo abbiamo sentito ancora di più un dovere. Le borse di studio di quest’anno rappresentano al meglio la storia del nostro amico Mattia”.

In aggiunta, l’associazione non ha voluto venir meno a un impegno in prima persona, nonostante le difficoltà di questo periodo. A integrazione della campagna ci sarà infatti un contributo diretto a carico dell’associazione stessa.

Non poteva dunque mancare una dichiarazione di gratitudine da parte del Presidente della Fondazione Ricerca Biomedica Avanzata, il professor Francesco Pagano. “Un grande GRAZIE all’Associazione Amici di Mattia per questa iniziativa. Ci permetterà di finanziare un ricercatore in uno dei nostri ambiti di eccellenza: lo studio delle malattie muscolari” afferma Pagano. “Siamo orgogliosi di iniziare il 2021, nel quale ricorrono i primi 25 anni di storia del VIMM, con questa iniziativa che attesta l’attenzione e la stima verso il nostro lavoro”.

 

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